Il secondo appuntamento del programma di Formazione permanente entra nel nostro e nel vostro calendario per lunedì 28 febbraio, alle ore 21. Anche questo evento, come il primo che vi abbiamo proposto, sarà svolto tramite la piattaforma Zoom e vi permetterà di entrare in dialogo con un volto importante degli studi sulla comunicazione e sul giornalismo del panorama italiano.
Come funziona il progetto?
Molti di voi hanno partecipato al primo evento che abbiamo proposto all’interno di questo programma: l’incontro con Marco Lombardi, direttore della scuola di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con il quale abbiamo parlato dei primi passi nel mondo del giornalismo (puoi recuperare la registrazione dell’evento qui sul portale).
Che significato ha un evento come quello che abbiamo vissuto e cosa ha a che fare con questo nuovo evento che promuoviamo? L’idea che sta alla base è quella di fornire ai nostri associati, cioè a voi, tutti gli strumenti per conoscere il mondo del giornalismo, per approfondire le vostre competenze nell’ambito della scrittura di articoli, della conoscenza delle fonti, della comunicazione, dell’uso delle piattaforme social e dei programmi di editing di testo.
Lo Sbuffo non è solo il giornale di approfondimento culturale che leggete (e che magari contribuite a scrivere) ma è un’associazione che vuole fornire ai suoi membri degli strumenti per destreggiarsi nel mondo dell’informazione, non abbandonandoci nel flusso, nella marea, di testi, di dati, di parole che rischiano di sommergerci e di non farci realmente comprendere il mondo nel quale stiamo vivendo.
La proposta è semplice: un incontro online al mese per scoprire un aspetto particolare di questo mondo, una competenza da sviluppare, una panoramica sull’arte e il lavoro del giornalista e di chi ha a che fare con la gestione delle informazioni, per carpirne i segreti, i trucchi del mestiere, i caratteri fondamentali. Un’occasione che vi vogliamo offrire e che siamo sicuri non sprecherete.
Chi è l’ospite di questo mese?
Ha accettato il nostro invito Graziella Mazzoli, professore emerito di Sociologia della Comunicazione dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove insegna Sociologia della comunicazione e Comunicazione d’impresa. Tra le altre attività è anche fondatrice del LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata) e direttrice dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino.
Insieme a Giorgio Zanchini, giornalista e conduttore radiofonico, che al momento lavora anche per la RAI, ha fondato e coordina il Festival del giornalismo culturale che ogni anno si svolge nelle Marche, con epicentro a Urbino, sede universitaria. Il Festival giungerà nel 2022 alla sua decima edizione, un importante compleanno per un evento che è in grado di affrontare le questioni centrali del mondo della comunicazione, indagando la “salute” del giornalismo culturale e cercando di aprire dibattiti sui suoi punti di difficoltà.
Autrice di numerosi saggi e libri, ha scritto con Zanchini Utopie. Percorsi per immaginare il futuro (Codice Edizioni, 2012) e Info Cult. Nuovi scenari di produzione e uso dell’informazione culturale (Franco Angeli, 2015). Ha pubblicato Cross-news. L’informazione dai talk show ai social media (Codice 2013), Il patchwork mediale. Comunicazione e informazione fra media tradizionali e media digitali (Franco Angeli 2017) e nel 2020, in collaborazione con Paolo di Paolo e Piero Dorfles, ha firmato il secondo libro della collana #fgcult-informazione culturale Leggo, dunque sono. Almeno credo (Aras Edizioni). Nello stesso anno ha pubblicato con Enrico Menduni Sembrava solo un’influenza. Scenari e conseguenze di un disastro annunciato (Franco Angeli).
Di cosa vogliamo parlare?
Per un giornale come il nostro, che si definisce di “approfondimento culturale”, è un’occasione più unica che rara avere a disposizione un’esperta nel campo del giornalismo culturale. In un Paese poi come l’Italia, simbolo in tutto il globo della cultura, che peso e che ruolo ha, o riesce ad avere, il giornalismo culturale? Questa è una delle tante domande che potremmo porre a Lella Mazzoli.
In molti tra di voi fanno parte di sezioni che si occupano di giornalismo culturale, parlando di arte, di spettacolo, di teatro, cinema e televisione, di musica, di letteratura. Perché è importante parlare di cultura? Perché è necessario approfondire la cultura? Cosa può dirci il giornalismo culturale, e più ampiamente la cultura, sul nostro mondo di vivere e su noi stessi?
E poi il rischio di mercificare la cultura, di svalutarla con un parlarne che sia quasi “propagandistico”: come si parla di cultura informando? Come si fa a fornire ai lettori gli strumenti per entrare in contatto con la cultura, per scoprirla e per inserirla nella propria vita?
Certamente saranno moltissime altre le domande che nasceranno in voi anche durante l’evento, per questo motivo ci sarà la possibilità, come nell’ultima serata che abbiamo passato insieme, di chiedere direttamente alla professoressa Mazzoli dei consigli, di portare degli spunti, di dire la propria opinione. È un’occasione che ci sentiamo di nuovo di consigliare, perché non può fare altro che accrescere ognuno di noi.
Ricapitolando: ci sarai?
Sarà necessario che ti registri al form che trovi qui sotto, così che avrai a disposizione il link per accedere alla videochiamata: se possibile registrati entro il 27 febbraio, ci darai modo di organizzare le cose al meglio, sapendo già quanti saranno i partecipanti all’evento.
L’impegno non sarà troppo gravoso per te: la serata inizierà alle 21 e vedrà un dialogo iniziale tra la professoressa Mazzoli e noi organizzatori, che abbiamo pensato a qualche domanda più generale da porle; quindi avrai a disposizione circa una mezz’ora per interfacciarti direttamente con la nostra ospite.
Questo evento e tutto il programma di Formazione permanente è riservato ai nostri associati, puoi far conoscere la nostra associazione anche ai tuoi amici, ai compagni o ai colleghi, invitandoli a entrarne a far parte. Tutte le informazioni per il tesseramento le puoi trovare qui: i nuovi tesserati avranno diritto a partecipare anche alle attività del giornale, alle nostre aree progettuali, oppure semplicemente a sostenerci e ricevere contenuti personalizzati, a partecipare a eventi come questo e a collaborare all’organizzazione di altri progetti.
Allora? Ti aspettiamo. E aspettiamo anche i tuoi amici.